Qualche giorno fa in Comdata sulla commessa Fastweb si è messa in scena la ormai consueta ingiustizia a spese di un lavoratore.
L’unica colpa , se di colpa si deve per forza parlare, è aver partecipato alle assemblee sindacali senza essere seguito dai colleghi , non aver asservito il padrone svincolandosi dai ricatti che giornalmente vengono perpetuati sui lavoratori precari , avere un’ampia visione su doveri e soprattutto sui diritti che si hanno nel luogo di lavoro .
Grazie alla gestione fallimentare, anche se poi per non creare eventuali polemiche difficili da gestire, la situazione viene affrontata con le lodi all’operato senza nessun accenno a critiche, abbozzando:
“la commessa ha subito una trasformazione, ci ringraziano tutti ma ci salutano!”
E così la commessa Fastweb il 31 gennaio 2010 ha lasciato Comdata.
Sin dai suoi albori , maggio 2010, è stata gestita con superficialità e disinteresse da capi e capetti. Non a caso il responsabile della commessa, vanta nel su curriculum già due sconfitte! Ogni qualvolta che gli è stata assegnata la gestione la commessa è stata chiusa!
E la questione non finisce qui, ha dell’inverosimile perché i responsabili forse verranno ringraziati, come tutti i manutengoli del profitto, con un lauto premio aziendale, frutto del lavoro di precari che ovviamente non vengono “premiati” facendo immancabilmente accrescere il livello di sfruttamento.
Non si può non chiedersi come mai su 12 lavoratori della commessa Fastweb, tra cui 5 interinali, con la stessa scadenza di contratto, 11 sono stati ricollocati su altre commesse, ed 1 no! E non è difficile da immaginare che sia lo stesso che partecipava alle assemblee sindacali per cercare di affrontare il tema “diritti sul lavoro e livello di sfruttamento”.
Per chi ha denunciato il controllo a distanza utilizzato per infliggere mobbing verso i singoli lavoratori, per chi ha richiesto l’adeguamento contrattuale sull’effettivo orario di lavoro e non il forfettario 9/19, buono per tutte le stagioni, quando in realtà si usciva alle 20 , per chi spesso ha ceduto al ricatto dell’imposizione dello straordinario altrimenti niente rinnovo, non c’è stato posto in alcuna commessa.
Il sindacato, illuso dalle false promesse di un reintegro a tempo indeterminato per tutti gli interinali, ha taciuto (fingendo di non sapere nulla) di fronte a questo sopruso. Oggi lo “stato d’agitazione” proclamato dal sindacato ha fatto si che dall’agitazione si chiudessero gli occhi sulla repressione padronale che si stava consumando….insomma, si sa che quando si è agitati molte cose sfuggono………..
Ogni lavoratore ha il diritto di informarsi e tutelarsi, non lasciamoci imprigionare nel giogo dei padroni che ci vogliono completamente ignoranti e impauriti. Precari e sotto ricatto, questo è il loro disegno!
Bisogna sovvertire al sistema , aggredire con le nostre ragioni i mille parolai che giorno dopo giorno dal pulpito mantengono le redini del profitto cercando di lederci nella dignità assopendo le nostre coscienze.
Non è vero che i precari non hanno diritti
Occorre mobilitarsi e schierarsi a sostegno dei lavoratori che giorno dopo giorno si scontrano nei luoghi di lavoro per guadagnare diritti, parità e lavoro per tutti/e oggi c’è bisogno di uno
SCIOPERO PRECARIO
E’ ora di dire Basta , occorre rialzare la testa , riprendiamoci la dignità con l’unità dei lavoratori!
Gli interessi dei padroni non collimano con quelli dei lavoratori!
LAVORO PER TUTTI , ISOLIAMO I CRUMIRI E I SERVITORI DEL PROFITTO
Coordinamento Lavoratori Uniti Contro la Crisi
uniti.gnumerica.org – per info: coordinamentolucc@yahoo.it – 349 4906191 – il coordinamento invita tutti/e alla riunione ogni mercoledì alle 20.30 in via Pichi 3, Milano (zona mm Romolo/P.ta Genova), citofono n° 33