La giornata di lotta del 16 ottobre è stata un successo. Non solo per i legittimi obiettivi che si era posta la FIOM, ma soprattutto per la generalizzazione di parole d’ordine valide per tutto il movimento dei lavoratori.
Nello spezzone del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori autoconvocate/i sono sfilati operai di fabbrica (Same, Marcegaglia, Candy,Dalmine, Playtex, Eaton, ecc…), terzo settore, cooperative e esternalizzati della Pubblica Amministrazione (Comune di Roma e di Milano, Biblioteche, Asili), insegnanti e precari della scuola, call center (Atesia, Comdata, Omnia, Sovracup), telecomunicazioni e appalti (Agile/Eutelia, Telecom, Sirti, SSC, Sparkle) gomito a gomito insieme a studenti e collettivi antifascisti.
A nessuno di noi importava la tessera di chi ci stava vicino. Eravamo tantissimi della FIOM e della sinistra CGIL, ma altrettanti iscritti a USI, Unicobas, CUB e USB e molti senza sigla solo coi propri comitati e coordinamenti di lotta. Continua a leggere
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