E-care: CIG in deroga per 64 lavoratori

Ecco ciò che i sindacati confederali ancora non hanno compreso e negano a sé stessi da oltre 40 anni in una perenne dissonanza: i lavoratori sono soggetti, dotati di propri vissuti e di forte consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie motivazioni.

I lavoratori non sono tessere, non sono pedine, non sono numeri. Probabilmente le RSU di E Care (CGIL-CISL-UIL+UGL) non hanno ragionato molto su questo, quando hanno firmato un accordo quadro che prevede la CIG in deroga per 64 lavoratori di staff e del coordinamento sulle sedi di Cesano Boscone e Roma.Un accordo straordinariamente lungimirante, formalmente per riorganizzare (detto dalle RSU nelle assemblee…) ma sostanzialmente per creare “liquidità” ed in prospettiva di spostamenti di investimenti in direzione del mediterraneo (detto dalle RSU nei corridoi….).

Un accordo maturato in un clima di forte parossismo, con la proprietà (gruppo Marchini e Cementir/Caltagirone) che da gennaio 2011 rimuove (drammaticamente troppo tardi) alcuni vecchi dirigenti e denuncia pubblicamente il grave stato di crisi dell’azienda, e con la triplice che a febbraio grida no alle soluzioni “alla marchionne” e che “nessuno dello staff dovrà lasciare l’azienda”, ma che a maggio accetta brillantemente la cassa in deroga (ottima per l’azienda che non deve tirare fuori una lira) sapendo e tacendo il fatto che si poteva optare per i contratti di solidarietà, e che questa cassa è la rampa di lancio in mobilità di una serie di figure ritenute non particolarmente performanti o addirittura scomode perché forse troppo professionali per accettare in silenzio alcune situazioni. Un accordo condito da un silenzio assoluto dei quadri intermedi e dei vecchi dirigenti rimasti troppo impegnati a salvare sé stessi dal crollo di un ex gigante di acciaio che improvvisamente si è scoperto di cartapesta, un silenzio lacerante che ha accompagnato il lavoro quotidiano di chi ha mandato avanti E Care negli ultimi anni e che è stato infarcito di messaggi trasversali pretestuosi amplificati dalle RSU su tematiche quali l’incentivo all’esodo ed i demansionamenti.

Oggi 26 maggio l’accordo per la CIG in deroga verrà ratificato in sede ministeriale: gli iscritti USB di E Care sono decisi da questo momento a presidiare l’operato di azienda ed RSU, in particolare per tutto quanto concerne l’applicazione dell’accordo, il suo monitoraggio e le verifiche complessive dell’andamento aziendale previste nell’accordo stesso per dicembre 2011.

La nascente assemblea degli iscritti USB E Care.

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