COMUNICATO POST MANIFESTAZIONE DEL 16

La giornata di lotta del 16 ottobre è stata un successo. Non solo per i legittimi obiettivi che si era posta la FIOM, ma soprattutto per la generalizzazione di parole d’ordine valide per tutto il movimento dei lavoratori.
Nello spezzone del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori autoconvocate/i sono sfilati operai di fabbrica (Same, Marcegaglia, Candy,Dalmine, Playtex, Eaton, ecc…), terzo settore, cooperative e esternalizzati della Pubblica Amministrazione (Comune di Roma e di Milano, Biblioteche, Asili), insegnanti e precari della scuola, call center (Atesia, Comdata, Omnia, Sovracup), telecomunicazioni e appalti (Agile/Eutelia, Telecom, Sirti, SSC, Sparkle) gomito a gomito insieme a studenti e collettivi antifascisti.
A nessuno di noi importava la tessera di chi ci stava vicino. Eravamo tantissimi della FIOM e della sinistra CGIL, ma altrettanti iscritti a USI, Unicobas, CUB e USB e molti senza sigla solo coi propri comitati e coordinamenti di lotta.
Tanti percorsi e voci diverse che per una volta oggi si sono unite in un coro con un obiettivo di lotta comune: contro il nuovo patto sociale per lo sciopero unitario generale!
Del resto la crisi che attraversiamo la stiamo pagando sulla nostra pelle sia come lavoratori dipendenti che come precari e atipici.

Tutte le manovre di governo e Confindustria, con l’avallo dei sindacati concertativi e neo-corporativi, hanno un unico obiettivo:cancellare i diritti, comprimere i salari!

Dobbiamo lanciare percorsi unitari ovunque che allarghino la mobilitazione per respingere questi attacchi che vanno dal Collegato al lavoro, alle controriforme del CCNL e alle deroghe ai Contratti, al piano Marchionne per Pomigliano, alla cancellazione di centinaia di
migliaia di posti di lavoro precari, all’attacco ai lavoratori pubblici, ai tagli a Scuola, Università e Ricerca…questi sono gli ingredienti di un nuovo Patto (anti) Sociale in cui CISL-UIL e UGL vogliono trascinare anche la CGIL e schiacciare ogni possibilità di resistenza organizzata.
In questo senso parteciperemo e invitiamo a partecipare alla prossima 2 giorni di mobilitazione contro la crisi, indetta il 29 con lo sciopero generale della CUB a
sostegno dei Lavoratori Immigrati e il 30 ottobre la manifestazione nazionale della Scuola indetta a Napoli dai Coordinamenti Precari Scuola.

Infine auspichiamo un incontro tra tutte le realtà che vanno costituendosi per lottare contro la crisi e le soluzioni padronali.

E’ ORA DI DARE UNA SVOLTA. NON POSSIAMO PIU’ MARCIARE DIVISI.
SE TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI!

– Blocco dei licenziamenti, delle chiusure delle fabbriche, delle esternalizzazioni, dei tagli all’istruzione, alla ricerca e alla spesa sociale;
– Per la distribuzione del lavoro che c’è – lavorare meno e lavorare tutti – a parità di salario e per l’accesso/continuità del reddito;
– Per la stabilizzazione di tutti i precari/e e gli atipici; a uguale lavoro, uguale salario e uguali diritti!
– No all’eliminazione del CCNL e alla ristrutturazione di tutto il mondo del lavoro;
– Contro la Bossi-Fini, per l’estensione dei diritti ai lavoratori migranti.

COSTRUIAMO COMITATI UNITARI CONTRO LA CRISI E PER

LO SCIOPERO GENERALE

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