STATI GENERALI DELLA PRECARIETA’

II° Incontro Nazionale

Dei coordinamenti e dei comitati, delle delegate e delegati, delle lavoratrici e lavoratori

in lotta contro la crisi

Per la costruzione, unitaria e dal basso, di tutte le prossime mobilitazioni contro le scelte di governo, padroni e sindacati corrotti

La crisi è tutt’altro che finita! Assistiamo ad un attacco senza precedenti alle nostre condizioni di lavoro. Siamo sempre più sotto il ricatto di noti speculatori, mascherati da “imprenditori”, che continuano a tagliare indiscriminatamente posti di lavoro per assicurarsi il più alto profitto senza la reale intenzione di avviare un’azienda produttiva, attingendo, sempre più spesso, a lavoro interinale, esternalizzazioni, insourcing, outsourcing, stop and go, tempi determinati, indeterminati, a contatto, a durata conversazione per non parlare poi di tutto il mondo delle scatole vuote utilizzate in Phonemedia, Omega, Eutelia, Omnia, Wind, Vodafone, Telecom ecc. per mascherare licenziamenti collettivi nonostante le commesse e quindi il lavoro. Non dimentichiamo poi che questo tipo di lavorazione, alienante e repressa, costringe il personale addetto a ricorrere, sempre più spesso, a cure e psicofarmaci per lenire lo stress. Ci sono molteplici sintomi di malattie professionali (perdita dell’udito, dolori alle ossa del polso, del gomito, dell’avambraccio, tumori alle ovaie, gravidanze isteriche fino alle leucemie) che non sono tutt’oggi riconosciute come tali: è la “new-economy” e i settori scientifici, che dovrebbero coadiuvare i sindacati in questa certificazione, se ne guardano bene…

In nome della crisi, le pressioni nei call center, specie negli out sourcer, sono diventate insopportabili, l’unica parola d’ordine è la produttività. La qualità decantata in sede di colloquio ha abdicato, com’era prevedibile, in nome del profitto.

Il piano Marchionne  non è solo un attacco contro gli operai FIAT, ma un ariete costruito ad arte per dare la spallata finale a ogni garanzia salariale e normativa dei lavoratori, pubblici e privati, in pieno accordo con CONFINDUSTRIA e governo. Infatti la sua immediata conseguenza è la disdetta del CCNL metalmeccanico. I tentativi di denudare i lavoratori dei propri diritti non si fermano soltanto ai metalmeccanici, l’approvazione del “collegato lavoro” rappresenta l’attacco finale e la completa precarizzazione, senza possibilità di appello, di tutti i contratti di lavoro. Dall’approvazione dello statuto dei lavoratori (1970) i padroni hanno cercato sistematicamente di erodere dall’interno tutti i nostri diritti, trovando poi, dopo 40 anni un governo compiacente che asseconda tutte le loro esigenze creando lo statuto dei lavoratori e fornendo loro tutte le sponde possibili a nostre spese, ovviamente!

In questa situazione di profondo sconforto che stiamo attraversando, in cui anche le singole vertenze contro le chiusure e i licenziamenti stanno mostrando tutti i limiti dell’isolamento e della mancanza di prospettiva, tutti noi lavoratori dobbiamo riunirci, riorganizzarci in maniera autonoma e indipendente, a prescindere dall’appartenenza sindacale e politica, per ricostruire la nostra capacità di organizzazione e resistenza, per mettere efficacemente in discussione fino a rigettare il piano di distruzione dei padroni.

Dopo la riunione del febbraio scorso a Roma, riconvochiamo per rilanciare la piattaforma comune di tutti i lavoratori in lotta, organizzare la partecipazione comune alla manifestazione del 16 ottobre a Roma e per renderla una giornata di riorganizzazione e ricompattamento di tutta l’opposizione di classe nel nostro paese, per promuovere una mobilitazione dal basso, articolata e permanente, fino all’autorganizzazione dello sciopero generale dal basso come momento finale e decisivo di una grande mobilitazione di massa dei lavoratori contro governo e padroni.

  • per bloccare i licenziamenti, le chiusure di fabbrica, le esternalizzazioni, i tagli alla scuola e alla spesa sociale.
  • contro le speculazioni edilizie e finanziarie, principali cause di chiusure e delocalizzazioni
  • per la distribuzione del lavoro che c’è – lavorare meno e lavorare tutti – a parità di salario con forme di accesso al reddito garantito
  • per la stabilizzazione di tutti i precari e gli atipici
  • per dire No all’eliminazione del CCNL e alla ristrutturazione di tutto il mondo del lavoro.

Chiediamo ai coordinamenti e ai comitati di lotta, alle Rsu, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai disoccupati, ai cassintegrati, agli immigrati di sottoscrivere questo appello e partecipare al secondo incontro nazionale

SABATO 9 OTTOBRE ORE 11.00

ALL’ARCI BELLEZZA IN VIA BELLEZZA A MILANO

Nell’ambito degli stati generali della precarietà organizzati a mi da San Precario.

coordinamentolucc@yahoo.it  – 3494906191 – 3495107754

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